Uccisa Tina Sgarbini, Persico non risponde al pm. Il legale: “Biglietto su ‘cavolata’? Non so nulla”

Christian Persico, posto in stato di fermo e trasferito in carcere come indagato per la morte della ex compagna Tina Sgarbini, trovata senza vita sabato mattina nella sua casa di Montecorvino Rovella (Salerno) con segni di soffocamento, non ha risposto alle domande dei magistrati.
"Si è avvalso della facoltà di non rispondere" racconta il suo avvocato, Michele Gallo, di Altavilla Silentina. "Mi è parso tranquillo e abbastanza lucido – aggiunge il legale -. Gli ho spiegato quali sono i suoi diritti e facoltà com'è giusto che un difensore faccia. Poi vedremo come si evolverà la situazione. Stanotte ancora non avevo avuto neanche il provvedimento. Dovrebbe esserci lo stato di fermo ma a parte questo, aspetto di visionare tutto nel dettaglio".
Persico è stato catturato nella serata di sabato dopo una lunga giornata di ricerche da parte delle forze dell’ordine, messe in allarme dai parenti dello stesso indagato che non riuscivano a contattare né lui né la vittima. In merito alla notizia circolata su un ipotetico biglietto che l'uomo avrebbe lasciato alla madre dicendo di aver fatto una cavolata, l'avvocato non si sbilancia. "Ho saputo che si parla di questo biglietto. Ma io non ne so nulla. Non ho alcuna certezza se esista o meno e sull'eventuale contenuto dello stesso".
epubblica